22 Apr 2014

I fiori di acacia fritti

Vacanzina di una settimana in Italia. Qui di solito lascio cucinare la mamma, ma coi fiori di acacia ci siamo cimentate assieme. Era da tantissimo che non li mangiavo, penso che l'ultima volta risalga a quando studiavo a Bologna, e quella volta i fiori me li aveva portati il mio amico Meme. Qualche anno fa però una signora anziana incontrata per caso mi aveva fatto tornare in mente questa delicatezza primaverile, a modo suo. Stavo facendo un giro in bici con Giancarlo nei dintorni di Verona. Lungo l'argine di un fiume vedo delle acacie fiorite e decido di raccogliere qualche fiore. Poco più tardi incontriamo una vecchietta che si mette a fare battute sull'amore e la primavera. Vede i fiori d'acacia e mi chiede se so che cosa si può fare con questi fiori. Io preparatissima rispondo "sì, si friggono!" A quel punto la signora si illumina e dice a Giancarlo che sono proprio una donna da sposare. Come se ci fosse bisogno che glielo dicesse lei, Gian lo sa già benissimo!!

Comunque, i fiori d'acacia fritti sono davvero buoni, vanno fatti sul momento e mangiati subito, infatti il Meme ce li aveva portati per dessert, e li aveva portati freschi, non fritti!

La pastella è fatta con due pugni di farina, un pizzico di sale, un cucchiaino raso di lievito istantaneo e birra rossa fredda. Si mescolano prima gli ingredienti secchi e poi si aggiunge piano piano la birra per non fare grumi. Alla fine deve avere la consistenza di uno yogurt cremoso.

È importante far sgocciolare un po' il fiore prima di metterlo nell'olio, perché la forma a grappolo raccoglie tantissima pastella.




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